29/12/2014

Just F.a.B. Veg-Italian Food & Beverages


An article published on the main daily newspaper in Sicily, La Sicilia.

 

GUSTO ITINERANTE

 

Il "Veg-ltalian Street Food and Beverages" - altrimenti detto "Just F. a. B. " - è un "risto- bus" ricreato in un vero "double-decker bus" rosso TFL (Transport of London), il leggendario autobus londinese a due piani. E' un 'invenzione di Fabio Pironti e di sua madre, Myra Panascia (foto).

Al pianoterra, il "risto-bus" ha 2 finestre per il "take-away", la cucina con accorgimenti tecnici (friggitrici, frigo, lavandino, scaldabagno, scarichi), un piccolo storage nella parte terminale. Al piano superiore, la sala è in grado di ospitare 34 coperti. Riscaldato da stufe elettrogene e musica italiana o d'atmosfera, "Just F. a. B. " offre un menu a base di "veg-burger" guarnito da cipolle in agrodolce e un tricolore italiano di salse: maionese vegana, salsa verde, pomodori secchi. E "just-focaccia", "just-polenta", "just-fritters/panelle", "arancino green power", "veg-bolognese", "vegamisù", "raw spaghetti" ed altre specialità "veg- italiane" condite da oli aromatizzati, ritirati direttamente dalla Sicilia come i capperi e, tra poco, anche olive e paste di grano antico. Per ora itinerante in festival ed eventi, con sede temporanea a Shoreditch a nord della City, "Just F. a. B." è in cerca di un luogo stabile, possibilmente nel cuore della città sul Tamigi.

"Un bus chiamato desiderio... di arancini e panelle a Londra" 

L'idea di due catanesi che hanno trasformato un "double-decker" in un ristorante.

La sfida di Myra e Fabio, madre e figlio: «Far conoscere uno street food di qualità con spunti di cucina italiana e siciliana».

Gli accademici della scuola di Hogwarts non avrebbero saputo fare di meglio. Siamo in Inghilterra ma non sono inglesi i "maghi", nati ai piedi dell'Etna. Gli stessi che hanno "trasfigurato" un vero "double- decker bus" rosso - il mitico autobus a due piani, simbolo nazionale e icona di Londra - in un "risto-bus" vegano e non solo.

Catanese è chi s'intesta il progetto, Fabio Pironti, laureato in Scienze agrarie ma anche esperto d'immagine e vj, membro di Hackpace, studio associato d'artisti con sede a Londra che oggi promette una "dependance" etnea. E catanese è la sua splendida, indispensabile "consulente" e chef d'elezione, sua madre, Myra Panascia, da sempre cultrice dell'alimentazione consapevole, presidente dell'Associazione "MiAmo", registrata dalla Vegan Society Uk.

Da qualche anno di stanza a Londra per lavoro, Pironti annaffia da tempo l'idea del "mobile catering", da un canto ispirato dalle "camionette" catanesi degli "hamburger vastasi" e dei "panini cremosi", dall'altro preso da irrefrenabile nostalgia del buon cibo siciliano.

«Poteva mettere su una roulotte e spadellare patatine fritte», racconta Myra Panascia, ribattezzata "Sicilian Mamma" dai suoi avventori ma rigorosamente "Chef Myra" se è ai fornelli del suo "Just F. a. B. ", piccolo paradiso mobile a due piani di "street food" vegano, inaugurato non più di un mese fa. E invece, chiamando in causa la mamma, accanita paladina dell'alimentazione consapevole, Pironti non rinuncia al suo ideale di cibo saporito e sano e, come in una fiaba appena ritoccata, la zucca sta alla carrozza come il "double-decker bus" sta al "Just F.a.B.".

Cera una volta...

«Cercavo amici che condividessero il progetto fornendomi anche sostegno economico e copertura nei momenti in cui lavoravo altrove. Ebbene, li ho trovati - racconta Fabio, proteiforme "artistic director" di "Just F. a. B" -. Acquistammo il bus tra dicembre e gennaio di quest'anno e l'affidammo ad un'officina che faceva conversione di rimorchi per "street food". I lavori cominciarono in aprile e appena il bus è arrivato a Londra (i cui council devono darci risposta in merito ad una location definitiva in modo da svolgere un'attività stabile e non solo legata a festival ed eventi), mi sono subito occupato della parte superiore del bus». 

Cioè la sala di ristorazione. Il piano inferiore, la cucina, è il regno di Chef Myra.

Come ha "trasfigurato" l'up- per stage, Pironti?

«Ho eliminato una parte di sedili ruotandone la metà in tavoli di ferro, realizzati con legno riciclato e smontabili. Nuove installazioni in avvenire: quella luminosa sarà fornita di scheda madre tramite cui possiamo regolare tutte le luci necessarie, bianche, d'atmosfera, ecc. L'altra installazione è applicata agli scalini : ogni volta che si sale o scende, ogni gradino suonerà una nota musicale».

Che cosa bolle in pentola, Chef Myra?

«L'idea portante è quella di uno "street food" di qualità che utilizzi spunti di cucina italiana e siciliana. I prodotti base arrivano rigorosamente dalla Sicilia: olii, pomodori secchi, capperi, vino organico, e molto altro per dar fondo alle 30 ricette "segrete" tra cui, per ora, abbiamo dovuto fare una cernita per motivi di spazio. I vegetali freschi sono "locai", fomiti da una compagnia che offre ottimi prodotti organici. E giacché la tendenza londinese è che ogni "mobile catering" abbia una sua specializzazione, noi abbiamo scelto arancini e panelle (che abbiamo tradotto in "friters") un tempo, da noi, considerati cibi poveri. Oggi diventano quasi delikatessen anche perché, nonostante l'immensa varietà di cucine internazionali, a Londra siamo gli unici a proporre questi piatti assenti anche nei ristoranti italiani».

Resiste e impazza il "burger", anche se "veg"...

"Sì ma i condimenti sono i nostri: nei disposable del piano superiore, sono pronte le salse "tricolori" (bianca è la maionese vegana, salsa verde e rossa è la salsa di pomodori secchi), cipolle all'agrodolce e capperi".

Nuove "introduzioni" in menu?

«Il "burger" di fave della nostra tradizione siciliana che èaltra cosa dal "macco", l'insalata d'arance ("winter salad" ) con cipolla fresca. Per ora è cibo cotto ma ci sarà presto il "crudo" come spaghetti a base vegetale: zucchine, barbabietole, zucca con pistacchi, mandorle, erbe».

Dulcisinfundo?

«Il "vegamisù" per cominciare ma non siamo favorevoli all'etichetta di "vegano", in fondo la cucina italiana e siciliana aveva già pietanze prive di grassi animali. E ho in mente la mia interpretazione delle paste di mandorla: crude e senza uovo».

Il tutto è accompagnato da analcolici e soda drink organici ma non si faranno attendere i vini, anche quelli organici, ma siciliani.

Quanti anni hanno gli aficionados di "Just F. a. B", Pironti?

«Operando su strada, non esiste una fascia d'età precisa: chi passa, si ferma e mangia. E fa sempre il bis, il consenso è altissimo. I bambini in prima linea, certo, ma i teenager... fino ai 30,40 anni non si lasciano pregare. 1 più attempati che non se la sentono di fare le scale optano per il "take away" del piano inferiore".

Un sogno nel cruscotto, Pironti?

«Tantissimi. Il piano "urban" di stare a Londra in pianta stabile e il nostro progetto "educational" di collaborare con le scuole attraverso workshop. Conteremmo di accedere agli edifici scolastici con il bus e, in lezioni di un'ora, spiegare ai ragazzi le regole base della nutrizione. Una charity è interessata al nostro lavoro sicché il "risto-bus" intende collaborare anche attraverso la raccolta di rimanenze di cibo che altrimenti verrebbero sprecate».

Chef Myra rincara la dose: «Charity e attività commerciale sono cifre essenziali. La prima consente d'arrivare a chi ha davvero bisogno, la seconda è una possibilità educativa in un territorio in cui non si cucina più, i vegetali sono 'stranieri' arrivati da poco e si va avanti a via di prodotti scadenti da microonde. Il "risto- bus" può essere un nuovo e sano luogo d'elezione per ragazzini che ancora oggi, all'uscita di scuola, s'imbucano al McDonald».

di CARMELITA CELI

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